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Lot 3
  • 3

Enrico Castellani

Estimate
300,000 - 400,000 EUR
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Description

  • Enrico Castellani
  • Superficie argento
  • firmato, intitolato e datato 1969 sul telaio
  • acrilico su tela estroflessa
  • cm 151x182

Provenance

Galleria dell'Ariete, Milano, n. 1596
Ivi acquistato il 29 febbraio 1969

Exhibited

Parma, Palazzo della Pilotta, Sala delle Scuderie, Enrico Castellani, 1976, n. 74, illustrato

Condition

This work is in very good condition. There is a very minor imperfection of the canvas along the left upper margin. No traces of retouching appear to be visible under UV light.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."

Catalogue Note

"Penso che sia illegittimo e pretenzioso voler deformare lo spazio in maniera definitiva ed irreversibile, con la presunzione oltretutto di voler incidere nella realtà: si tratta nella migliore delle ipotesi di una operazione inutile. Al massimo è lecito strutturarlo in modo da renderlo percettibile e sensorialmente fruibile; lo spazio in fondo ci interessa e ci preoccupa in quanto ci contiene.
Per questa operazione uso delle superfici monocrome, il più immateriali possibili, foggiate a doppia curvatura e ad elementi ripetuti: un succedersi di punti in rilievo e di punti in depressione, di poli negativi e positivi, un succedersi di minimi interventi operativi. Esse sono costituite da una membrana piana della quale l'opera di formazione non altera le caratteristiche fisiche di elasticità e di continuità spaziale (al limite si può benissimo immaginare che cessando l'intervento formativo essa ritorni alla primitiva dimensione neutra). Alle strutture risultanti da questa operazione ne corispondono altre uguali e contrarie e quindi annullantisi nell'economia di una totalità spaziale. Anche la realtà ha sempre un dritto e un rovescio che combaciando si negano a vicenda."
Enrico Castellani, Lo spazio dell'immagine, catalogo della mostra, Palazzo Tri⛦nci, Foligno, 1967

"Ancora nel 1968 le sagome, come in Dittico bianco, si allungano, si dilatano, formano punte, mentre le linee di escrescenze e rientri invece di seguirle prendono direzioni e ritmi diversi, a volte componendosi entro un esagono, altre accompagnando, come in Superficie argento, un indice di tensione interno".
Carlo Arturo Quintavalle, Al di qua dell'eros, in Castellani, catalogo della mostra, Parma, 1976, pag. 18