- 58
Lucio Fontana
Estimate
180,000 - 250,000 EUR
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Description
- Lucio Fontana
- Concetto spaziale, Attese
- firmato e iscritto Mi piacciono i seni di Lorena sul retro
- idropittura su tela
- cm 47x38
- Eseguito nel 1964-65
Provenance
Collezione Sergio Mascalzoni, Verona
Ivi acquisito dall'attuale proprietario
Ivi acquisito dall'attuale proprietario
Exhibited
Verona, Galleria Ferrari, Lucio Fontana, 1967
Literature
E. Crispolti, Fontana. Catalogo generale, Milano 1986, vol. II, n. 64-65 T 23, pag. 550, illustrato
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, vol. II, n. 64-65 T 23, pag. 735, illustrato
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, vol. II, n. 64-65 T 23, pag. 735, illustrato
Condition
This work is in very good condition. No traces of retouching appear to be visible under UV light.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."
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Catalogue Note
(...) Una volta disse: "Ho provato a mettere più colori sulla tela, ma il taglio non li sopporta".
Bastano anche soltanto due colori per creare una relazione, uno scontro, mentre Fontana ha vissuto un rapporto duellante, un solitario corpo a corpo tra la lama e la tonta superficie piatta. Ha compiuto un gesto non tanto dell'artista ma dell'uomo, non per ferire la tela ma per creare delle fessure che perforassero la pellicola linguistica del supporto, facciata bianca o monocroma.
Il quadro-oggetto permane nel modo dei fenomeni, attraverso il taglio sembra condurre lo sguardo oltre o dietro il quadro a raggiungere lo spazio retrostante.
Il buco non è uno spioncino per sbirciare la realtà retrostante, no, è un'indicazione di attraversamento verso la sorgente dell'infinito, il luogo che contiene tutte le immagini. (...)
(R. Mambor, in "Fontana Luce e colore", Genova 2008, pag. 118)
Bastano anche soltanto due colori per creare una relazione, uno scontro, mentre Fontana ha vissuto un rapporto duellante, un solitario corpo a corpo tra la lama e la tonta superficie piatta. Ha compiuto un gesto non tanto dell'artista ma dell'uomo, non per ferire la tela ma per creare delle fessure che perforassero la pellicola linguistica del supporto, facciata bianca o monocroma.
Il quadro-oggetto permane nel modo dei fenomeni, attraverso il taglio sembra condurre lo sguardo oltre o dietro il quadro a raggiungere lo spazio retrostante.
Il buco non è uno spioncino per sbirciare la realtà retrostante, no, è un'indicazione di attraversamento verso la sorgente dell'infinito, il luogo che contiene tutte le immagini. (...)
(R. Mambor, in "Fontana Luce e colore", Genova 2008, pag. 118)