- 9
Fontana, Lucio
Description
- Lucio Fontana
- Concetto spaziale
- firmato; firmato, intitolato e datato 1955 sul retro
- olio, taglio, buchi e graffiti su tela
- cm 81x100
- Eseguito nel 1961
Provenance
Aqu⭕istato direttamente dall'artista il 26 maggio 1966
Literature
E. Crispolti, Lucio Fontana, Catalogue Raisonné des peintures, sculptures et environments spatiaux, Bruxelles 1974, vol. II, pagg. 112-113, illustrato, n. 61 O 80;
E. Crispolti, Lucio Fontana, Catalogo generale, Milano 1986, vol. I, pag. 379, n. 61 O 80, illustrato
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato, Milano 2006, vol. II, pa🔴g. 567, n. 61 O ไ80, illustrato
Condition
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."
Catalogue Note
Concetto spaziale coniuga un sublime effetto di densità della materia ad una lirica composizione assimetrica e alla purezza estetica, che sono l'archetipo dei celebrati Olii di Lucio Fontana.
Eseguito nel 1961, simultaneamente al ciclo di Venezia, il presente lavoro testimonia la fruttuosa unione degli esperimenti spaziali dell'artista degli anni '50 con le sue recenti imprese nella pittura a olio, la cui composizione ricca e densa ha risvegliato il Fontana scultore.
In contrasto con l'estetica Barocca delle Venezie, Concetto Spaziale condensa magistralmente la purezza della gestualità di Fontana con la sua abilità nel dipingere.
La densa superficie di pigmento è stata costruita strato per strato, creando una spessa grana sulla quale Fontana ha inciso con ampi movimenti una matrice per poi bucare la tela con una serie di colpi.
Questi energici segni di pittura e scultura sembrano orbitare in una linea semicircolare che organizza il ritmo e la composizione e sembrano anticipare la serie Teatrini (1964-66) di Fontana.
Il presente lavoro consolida ulteriormente il lavoro di Fontana -ancora in corso- dei Buchi, che sono qui usati in congiunzione alla consistenza dinamica e fluida della pittura. I buchi spuntano attraverso la tela con un reale senso di forza e di profondità, trasmettendo la gestualità dell'artista e diventando essi stessi energia originata dal cuore interno della composizione.
Prima nella serie dei Buchi (1949), nella quale la tela è forata; poi nella serie delle Pietre (1952), nella quale frammenti e ciottoli di vetro di Murano sono aggiunti alla tela, i differenti approcci di Fontana estendono il tradizionale limite della pittura, offrendo una soluzione al desiderio di penetrare attraverso i confini della superficie. La serie degli Olii condensa entrambi i precedenti progressi concettuali e materiali sperimentali di Fontana usando la più alta tra le tecniche artistiche.
L'artista fu profondamente impressionato nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale dai progressi della scienza e in particolare dall'esplorazione dello spazio. Come i Futuristi all'inizio del secolo provarono a catturare l'essenza della vita moderna, così Fontana aspirava a trovare nuove soluzioni per rendere suo il "dinamismo spaziale", ispirandosi alle innovazioni sia del lascito Futurista sia Barocco formalizzate nel suo trattato Manifesto Bianco (1946).
Concetto Spaziale, con la sua ricca composizione della superficie, i suoi motivi e le aperture irregolari media tra la scultura e la pittura e coniuga brillantemente la fascinazione di Fontana per i misteri dello spazio. I bordi in rilievo intorno ai fori indicano come Fontana incida le loro forme mentre la vernice si stava ancora asciugando. La scelta di un assoluto color bianco traduce la ricerca di dematerializzazione della superficie pittorica verso la pura spazialità in una sorta di via della purificazione.
Gli occhi dell'osservatore e la sua mente sono forzati a meditare su cosa giace oltre la superficie della tela. La delicatezza del bianco appare come un puro Cosmo inciso da un'energia trascendentale, vitale e fenomenologica. Il risultato è una superficie di sublime e rarefa༒tta bellezza, dove sono del tutto assenti limiti alla libertà espressiva dell'artista.